Chi è CHICHI

A volte la vita ti sorprende quando hai smesso di aspettartelo.

Per me è successo il giorno in cui ho cucito una borsa qualunque… che tanto qualunque non era.


Non era un progetto studiato né un sogno inseguito da anni.

Era un gioco, un piccolo esperimento in casa, con una vecchia macchina da cucire casalinga che non avevo mai usato prima. Ma quella borsa—la prima, storta e imperfetta—ha smosso qualcosa dentro di me.


Nella mia vita ho fatto tante cose: lavorato, cresciuto due figli, scritto libri, aperto e chiuso attività. Ho tentato, inciampato e ricominciato. Spesso mi sono sentita fuori posto, come se gli altri trovassero la loro strada e io no.


Poi sono arrivate le borse.

All’inizio piccole, vendute ad amiche e conoscenti. Finché mio figlio—che ha creduto in me più di quanto facessi io—mi ha spinta sui social. Da lì è partita una valanga: complimenti, critiche, emozioni. Ho capito che non era più un hobby. O mollavo… o ci credevo davvero.


Non è stato semplice: burocrazia, ricerca di un posto, regole e costi. Ho pianto, ho avuto momenti di sconforto. Ma pochi giorni fa ho finalmente aperto il mio laboratorio: un luogo che profuma di stoffe, legno, colori e possibilità.


Le mie borse sono artigianali, uniche, cucite una per una con le mani e con il cuore. Non ho studiato moda: tutto nasce dalla mia manualità, dalla creatività e dalla voglia di fare.


Ogni borsa porta il nome di una città. Amo viaggiare e credo che anche gli oggetti possano avere una storia. A volte scelgo io il nome, altre volte capita per caso o lo sceglie la cliente. In ogni caso, quel nome diventa il suo passaporto: la borsa parte, gira, vive, accompagna qualcuno nel mondo.


Oggi ho 50 anni e un laboratorio tutto mio.

Non so dove mi porterà questo viaggio, ma finalmente mi sto dando il permesso di crederci. Con paure, errori e piccole vittorie.


Finché avrò un filo da tirare e un’idea in testa, continuerò a creare borse.

E spero che possano portare alle donne che le scelgono un sorriso, un colore, un momento di leggerezza.


Questo è il mio laboratorio.

Questo è il mio coraggio.

E questa—finalmente—è la mia strada.